Sono passati quasi Sessant’anni dal giorno in cui Martin Luther King pronunciò le parole “I HAVE A DREAM”
il cui profondo significato
è ancora oggi drammaticamente valido.
Qualcuno in quegli anni diceva:
Puoi mettere in galera
tutti quelli che cantano una canzone.
Quello che non puoi fare
è mettere dietro alle sbarre una canzone.
E lo stesso Martin Luther King spesso aggiungeva:
Puoi uccidere il sognatore,
ma non potrai mai uccidere il suo sogno.
Il soffio della Libertà non è solo uno spettacolo.
Il soffio della libertà è una vera e propria marcia
attraverso le canzoni e le storie che hanno accompagnato,
la dura, durissima lotta dei neri per la loro e la nostra libertà.
C’è stato un tempo in cui nelle chiesette bianche sperdute
tra i campi di cotone del Mississippi si fabbricavano armi potentissime: le canzoni. Queste canzoni.
In chiesa i neri facevano la rivoluzione. Cantando.
I neri cantavano durante le marce:
«Quando la mia testa sarà piegata
nel dolore della sconfitta,
voglio che Gesù cammini accanto a me,
nei momenti più difficili
“I want Jesus to walk with me “».
C’è ancora tanta strada da percorrere
per far diventare il sogno di Martin Luther King realtà,
ma io non ho perso la speranza
e credo che queste storie e queste canzoni
possano fare, ancora oggi, davvero tanto.
Fabrizio Poggi
presenta:
Il soffio della libertà: il blues e i diritti civili:
una marcia sonora da Selma ai giorni nostri
A quasi Sessant’anni dal discorso di Martin Luther King “I HAVE A DREAM”, le canzoni e le storie che hanno accompagnato il cammino del popolo afroamericano dalla schiavitù alla libertà.
In occasione degli anniversari del celebre discorso di Martin Luther King, della marcia da Selma a Montgomery soffocata nel sangue, e dell’ eroico rifiuto di Rosa Parks di cedere il suo posto sull’autobus a un passeggero bianco: tre momenti epici il cui profondo significato, espressione di valori universali, è ancora oggi drammaticamente valido; Fabrizio Poggi musicista di caratura assolutamente internazionale e presente da anni sulla scena musicale, presenta una performance originale, intensa, emozionante e coinvolgente sulle strade del blues e dello spiritual incentrata sulle canzoni che hanno accompagnato (con un ruolo assolutamente determinante troppo spesso dimenticato) la dura lotta degli afroamericani dalla schiavitù alla libertà.
Nell’appassionata e appassionante performance, Fabrizio Poggi, in compagnia di Enrico Polverari, racconterà con parole e musica le toccanti storie che girano intorno alle canzoni che hanno accompagnato la lotta per i Diritti Civili del popolo afroamericano, dalla schiavitù alla libertà. Il tutto con la semplicità, la competenza e il coinvolgimento emotivo che da sempre contraddistinguono il suo lavoro.
Il suo spettacolo arriva dritto al cuore, senza fermate. E’ uno spettacolo accattivante, pieno di speranza e libertà. Libertà di lasciarsi andare ed ascoltare un uomo che ha fatto della semplicità e del talento l’unica medicina in grado di curare la nostra anima.
Una medicina che non inquina, che si può assumere semplicemente chiudendo gli occhi e ascoltando le note struggenti e toccanti di un’armonica che a volte sussurra e a volte grida al nostro vecchio cuore.
Una musica che è come lo yoga dell’anima. Uno spettacolo ad emissioni zero, che rispetta l’ambiente e soprattutto l’essere umano in quanto tale, qualunque sia il colore della pelle, la lingua che parla o la religione che professa. Una musica ad alto tasso emotivo che ci si porta nel cuore per lungo tempo.
Il blues come non lo avete mai ascoltato! Preparatevi a commuovervi, a sorridere, a battere le mani,
e a cantare con lui.
(Il Fatto Quotidiano)
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