JAMES COTTON

JAMES COTTON & FABRIZIO POGGI

La scomparsa di James Cotton mi ha toccato profondamente.
Ho avuto la notizia durante il tour negli Stati Uniti con Guy Davis.
Per entrambi James è stato un maestro.
Proprio qui negli States ho vissuto ancora più profondamente questa grande perdita per il blues ma ho anche percepito la grande forza di questo grande artista. Ovunque abbia suonato nelle sere successive potevo toccare con mano l’affetto e l’amore per un grande dell’armonica. Qui negli USA ancora di più ovviamente.
Ho perso un padre, un maestro, un faro luminoso che pur senza averlo mai saputo se non in anni recenti mi ha insegnato tante cose.
Sono davvero triste. La sera stessa in un locale in New Jersey ho suonato Amazing Grace per lui.
Ci accomunava oltre all’armonica la stessa data di nascita ovvero il 1 luglio.
Quasi come se avessimo il destino comune di provare a toccare il cuore delle persone con la nostra armonica.
Da anni ormai ci facevamo gli auguri a vicenda ogni primo luglio che Dio mandava sulla terra. Ci scambiavamo battute sull’età, sulla vita.
Si perchè era anche un grande uomo. Lo incontrai diverse volte e l’affetto che ci univa era sempre commovente.
Non c’è bisogno che racconti chi era e cosa ha fatto. Nel mio libro “Il soffio dell’anima: armoniche e armonicisti blues” gli ho dedicato cinque pagine. Aveva combattuto tante battaglie, durissime battaglie, pensavo ce la facesse anche questa volta.
Ma qualcuno da lassù aveva davvero bisogno di un grandissimo armonicista e così siamo rimasti senza.
Ma la sua musica vivrà per sempre. Il suo sorriso rimarrà per sempre scolpito nel mio cuore,
il suo affetto riscalderà per sempre la mia anima.
Ci mancherà. Tantissimo.
Ciao James see you on the other side
Fabrizio Poggi